Mi chiamo Valerio Abbiate e vivo nelle campagne di Guiglia con la mia compagna e una banda di gatti. Da ragazzo avevo intrapreso gli studi di agraria a Torino ma dopo pochi anni ho abbandonato, mantenendo però un forte interesse per l'agricoltura biologica. Mi sono trasferito in Emilia Romagna negli anni 80, dove ho iniziato il mio percorso come bracciante agricolo . Contemporaneamente ho iniziato a ritagliarmi un'attività in proprio, con la determinazione di coltivare la terra con il metodo dell'agricoltura biologica in territori relativamente incontaminati (per quanto lo consenta il nord Italia) e verso la metà degli anni '90 sono diventato imprenditore agricolo a pieno titolo.

Conduco da solo la mia azienda - che si estende per circa 50ha sull'Appennino modenese tra vari appezzamenti nei comuni di Guiglia e Zocca e ad un'altitudine fra i 500 e gli 800 metri - con l'aiuto di alcuni collaboratori solo nei periodi di semina e raccolta.

Credo, infine, che sia necessario non confondere l'Agricoltura Biologica con la mera sostituzione di un antiparassitario chimico ad un prodotto ammesso, e questo mi portato a fare del mio lavoro una scelta di vita: da sempre, infatti, è al centro del mio impegno la ricerca di tecniche di lavorazione che mirano a ripristinare e conservare la struttura e la fertilità dei terreni, come ad esempio la sostituzione dell'aratura con versoio con altre tecniche, metodi che finalmente anche il mondo accademico inizia a prendere in considerazione, "inventando" la nuova agricoltura conservativa.